Suor Laura
Da qualche anno, parte delle donazioni raccolte da Diamo un Taglio alla Sete vengono destinate anche a Suor Laura Gemignani e alla piccola Missione di Yoro.
Toscana d’origine Suor Laura è maestra, infermiera e dal 1983 missionaria comboniana in vari paesi africani.
La missione di Yoro è situata nella parte nord occidentale dell’Uganda all’interno del campo rifugiati Rhino Camp dove vivono circa 160.000 persone, in fuga da conflitti che infuriano da anni nella regione. I rifugiati provengono principalmente dal Sud Sudan, Sudan ma anche dal Congo e Rwanda.
Le condizioni per i rifugiati sono critiche perché vivono in insediamenti sovraffollati e mancano di adeguato accesso a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria. Le donne e i bambini, che costituiscono la maggioranza, sono particolarmente vulnerabili a violenze e abusi.
La Missione è stata aperta nel 2020 per cercare di intercettare e rispondere almeno in parte ai bisogni dei rifugiati e della popolazione locale.
In questo contesto, inizialmente, hanno preso vita la scuola materna ed elementare che garantiscono oltre all’istruzione anche un pasto certo ai bambini che le frequentano.
Successivamente è stato avviato un programma di distribuzione di cibo in favore dei bambini più piccoli quasi sempre affetti da grave denutrizione e delle persone anziane.
Di recente è stata ultimata anche la costruzione di una Scuola di Arti e Mestieri per insegnare ai giovani un lavoro con già attivi un corso di sartoria, due corsi di informatica ed uno di inglese per le donne.
I prossimi obiettivi, oltre al completamento della Guest House dove accogliere volontari ed ospiti, sono la costruzione della scuola e successivamente quella di un piccolo ospedale.
Toscana d’origine Suor Laura è maestra, infermiera e dal 1983 missionaria comboniana in vari paesi africani.
La missione di Yoro è situata nella parte nord occidentale dell’Uganda all’interno del campo rifugiati Rhino Camp dove vivono circa 160.000 persone, in fuga da conflitti che infuriano da anni nella regione. I rifugiati provengono principalmente dal Sud Sudan, Sudan ma anche dal Congo e Rwanda.
Le condizioni per i rifugiati sono critiche perché vivono in insediamenti sovraffollati e mancano di adeguato accesso a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria. Le donne e i bambini, che costituiscono la maggioranza, sono particolarmente vulnerabili a violenze e abusi.
La Missione è stata aperta nel 2020 per cercare di intercettare e rispondere almeno in parte ai bisogni dei rifugiati e della popolazione locale.
In questo contesto, inizialmente, hanno preso vita la scuola materna ed elementare che garantiscono oltre all’istruzione anche un pasto certo ai bambini che le frequentano.
Successivamente è stato avviato un programma di distribuzione di cibo in favore dei bambini più piccoli quasi sempre affetti da grave denutrizione e delle persone anziane.
Di recente è stata ultimata anche la costruzione di una Scuola di Arti e Mestieri per insegnare ai giovani un lavoro con già attivi un corso di sartoria, due corsi di informatica ed uno di inglese per le donne.
I prossimi obiettivi, oltre al completamento della Guest House dove accogliere volontari ed ospiti, sono la costruzione della scuola e successivamente quella di un piccolo ospedale.






